20 Giugno 2018

Un test del sangue per prevedere la data del parto

Un test del sangue per prevedere la data del parto precisamente

Un semplice test del sangue potrebbe prevedere in maniera piuttosto precisa la data del parto e anche la possibilità che la gravidanza si concluda prima del termine.

La nuova tecnica è stata messa a punto dall’Università di Stanford e consiste nell'analisi delle molecole di Rna del feto circolanti nel sangue materno.

Una nuova tecnica

Per mettere appunto questa tecnica i ricercatori di Stanford hanno lavorato su due gruppi di donne, raccogliendo i loro campioni di sangue durante la gravidanza: uno composto da 31 donne danesi, che avevano partorito a termine dei nove mesi di gestazione, e uno di 38 americane a rischio di parto pre-termine, in quanto già avevano avuto delle contrazioni o con un precedente parto prematuro.

Dal gruppo delle donne che avevano portato a termine la gravidanza dei tempi previsti, è stato identificato “un gruppo di 9 molecole di Rna messaggero che sono una sorta di orologio e indicano l'età del feto con la stessa precisione di un'ecografia”. Queste molecole però non hanno funzionato per prevedere in anticipo un eventuale rischio di parto prematuro, in quanto la stima dell'età gestazionale tramite analisi del sangue è risultata accurata nel 45% dei casi rispetto alla media del 48% delle ecografie a ultrasuoni effettuate nel primo trimestre di gravidanza.

Per questa ragione, i ricercatori hanno continuato poi a lavorare sul secondo gruppo di donne, quello composto da americane a rischio parto pre-termine, riuscendo a identificare altri 7 geni che indicavano una possibile nascita prematura in sei casi su otto, quindi con un'accuratezza del 75-80%. “Si tratta principalmente di geni materni, diversi da quelli che danno informazioni sull'età gestazionale”, osserva Mira Moufarrej, fra gli autori della ricerca. “Pensiamo - prosegue - che sia la madre a mandare un segnale che è pronta a tagliare la corda”.

Oggi

Attualmente i medici, per stimare la data del parto, si basano sulla data dell'ultimo ciclo mestruale materno e l'ecografia a ultrasuoni, ma i risultati non sempre sono affidabili. Oltretutto lo spettro di previsione è molto alto, circa 5 settimane, e quasi del tutto approssimativo, probabilmente andando a segnalare con maggiore precisione la DPP (data presunta del parto) si potrebbe alzare la serenità della futura mamma e soprattutto non sarebbe così necessario preparare la valigia per l'ospedale molto prima del parto con annesso corredino (vedi qui quando prepararla) . Questo test però potrebbe essere davvero rivoluzionario, ma va ancora testato su un numero maggiore di donne. Inoltre, è anche tra i più economici in quanto è semplice e non necessita di apparecchiature costose: può essere fatto anche in strutture con poche risorse.

Non è possibile però prevedere se sarà un parto cesareo (nel caso di posizione podalica) o un parto naturale.

Lucia Franco

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