28 Maggio 2018

Mai scuotere i neonati: parte la campagna di sensibilizzazione

Mai scuotere i neonati: parte la campagna di sensibilizzazione

La Fondazione Terre des Hommes, insieme a sei ospedali pediatrici ha lanciato nei mesi scorsi la prima campagna nazionale di sensibilizzazione sulla "Shaken Baby Syndrome", ovvero la "Sindrome del bambino scosso". Si tratta della principale causa di morte per maltrattamento nei primi anni di vita del bambino.

Ma cos’è la Shaken Baby Syndrome?

È una vera e propria malattia che può portare alla morte i bimbi piccolissimi. Come suggerisce il nome, è conseguenza di un violento scuotimento del neonato (magari fatto con l’obiettivo di calmare il suo pianto). Il bambino viene scosso per reazione al suo pianto inconsolabile, con conseguente trauma sull'encefalo e successive sequele neurologiche. Nei primi mesi di vita, infatti, i muscoli cervicali del collo sono ancora deboli e non riescono a sostenere la testa; se un bambino viene scosso con forza, il cervello si muove liberamente all'interno del cranio, provocando ecchimosi, gonfiore e sanguinamento dei tessuti. Il problema è che molti genitori, nonni e babysitter non hanno la consapevolezza di quanto possa essere rischioso cercare di calmare in questo modo un neonato.

I segni e i sintomi

I segni e i sintomi possono essere diversi: dal vomito all’inappetenza, dalle convulsioni fino all’arresto cardiorespiratorio.

Gli effetti non si vedono ad occhio nudo

Gli effetti dello scuotimento sono dentro la testa del neonato, quindi non visibili ad occhi nudo. Al pronto soccorso, per valutarne la portata, è necessario fare una TAC o una risonanza magnetica. Anche se non si arriva al coma o alla morte, i danni neurologici possono essere molto gravi e permanenti (cecità, paralisi, disabilità fisica o cognitiva, epilessia, disturbi di apprendimento, disturbi dell’udito, disturbi della parola) e comportare una lunga riabilitazione che però molto raramente fa tornare la situazione normale.

Quali comportamenti bisogna assolutamente evitare?

Qualunque sia il motivo del pianto, non bisogna mai scuotere il bambino per calmarlo.

Ci sono tante altre soluzioni che si possono attuare per cercare di calmare il pianto di un neonato: cullarlo nella carrozzina, fargli fare un giro in macchina, un bagnetto rilassante, oppure fasciarlo con un lenzuolo piegandogli gli arti in modo che ritorni nella posizione fetale, o ancora fargli sentire il rumore bianco (come un phon o una lavatrice o un aspirapolvere).

Ma se il pianto non si ferma e diventa davvero esasperante, la cosa migliore da fare, se non lo si riesce più a gestire e a sopportare, è lasciare il bambino in un posto sicuro e allontanarsi fino a quando non si è riacquistato un certo equilibrio.

In alternativa, chiedere aiuto ad altri membri della famiglia e, nei casi più importanti, lasciare che un medico visiti il neonato, se ci sono delle perplessità sul suo stato di salute.

Tra le altre cose che non si possono fare con un neonato, un'altra è quella di non baciarlo, vedi perchè.

Lucia Franco

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