Fare bagnetto neonato: tutto quello che devi sapere
Immaginatevi appena uscite dall’ospedale, con il vostro pupetto tra le braccia e un bagaglio di informazioni che il personale della nursery vi ha insegnato prima della dimissione. Fare tutto da sola ora sembra difficile e pericoloso!
Come fare il bagnetto ad un neonato? È la prima domanda che ogni neo-mamma si fa appena tornata a casa. Si fa prima delle pappe o dopo? E che temperatura deve avere l’acqua? Cosa mi serve?
Con questo articolo cercheremo di rispondere a tutte le domande per garantirti un’ottima esperienza con il primo bagnetto del tuo neonato.
Come fare il bagnetto al neonato: lavarlo per intero e lavarlo a pezzi
Fare il bagnetto al neonato oltre ad essere una buona pratica igienica, è un momento intimo che aiuta ad aumentare il legame tra i genitori e il piccoletto: un momento di relax e di dolcezza con la mamma e il papà. Oltre ad essere importante e necessario per quanto riguarda l’igiene del neonato, il bagnetto è un ottimo alleato nella creazione di un’abitudine: fare il bagnetto al neonato, sempre alla stessa ora e sempre con le solite modalità, crea una sorta di rituale che lo aiuterà ad addormentarsi più facilmente.
Una delle domande più richieste è “Posso fare il bagnetto al neonato con il moncone ombelicale?”
In realtà ci sono molti pareri discordanti, c’è chi assume che è possibile farlo tranquillamente, chi consiglia di attendere la caduta dello stesso, perché l’acqua ostacola la cicatrizzazione dei tessuti, il che potrebbe ritardarne la caduta o provocare un’infezione.
Nel caso tu voglia attendere prima di immergere completamente il tuo pupetto nell’acqua, puoi fare il bagnetto al neonato a “pezzi” lavando solamente alcune parti, assicurandosi che non prenda freddo e che non rimanga mai bagnato. In questo caso dovrai aere particolare attenzione per le parti intime.
Infatti è buona consuetudine lavare bene sederino e genitali, visto che sono parti molto delicate: utilizzare il pannolino rende la pelle del pupetto umida per il contatto più o meno prolungato con i suoi bisognini, per questo è necessario avere una certa periodicità nel lavare il neonato, evitando che la pelle si infiammi o si irriti a causa dei batteri.
Come lavare il neonato a pezzi: attenzione ai genitali
Lavare il neonato a pezzi non è un’operazione difficile: ti basterà fare attenzione al moncone ombelicale e avere a portata di mano dei morbidi teli in mussola o degli asciugamani. Immergi i teli nell’acqua calda o delle spugne, strizzali e tampona dolcemente la pelle del piccoletto. Si devono lavare sedere e genitali ad ogni cambio di pannolino; manine, viso e collo devono essere puliti quotidianamente, se fa caldo anche più volte al giorno.
Come lavare le parti intime del neonato
Per i pupetti maschi non bisogna maneggiare troppo i genitali, tanto meno occuparsi della pulizia del prepuzio come si faceva una volta tirando indietro la pelle: è pericoloso e farlo può causare lesioni ed infiammazioni. Ti basterà lavare le parti intime dall’esterno con dell’acqua alla giusta temperatura; lo stesso vale per il sederino, da lavare con un telo morbido come per il resto del corpo.
Ti consigliamo di asciugare accuratamente l’intera zona con un accappatoio morbido o una muffola in cotone, facendo attenzione a non lasciate la pelle umida tra le pieghe della pelle.
Questa operazione, in realtà, va ripetuta ad ogni cambio di pannolino, quindi è opportuno non utilizzare sempre del sapone poiché potrebbe alterare il pH della pelle: si può utilizzare l’acqua con dell’amido di mais o di riso e semplicemente dell’acqua calda rispettando le temperature.
Per le pupette vale la stessa prassi. In questo caso c’è da fare attenzione alla pulizia della vulva che va pulita sempre dall’alto verso il basso, e mai il contrario per evitare che i batteri della zona anale passino in quella vaginale causando eventuali infezioni.
Infine fai particolare attenzione al moncone ombelicale, assicurati di pulire accuratamente la sua base perché potrebbero annidarsi delle secrezioni, che se non pulite a dovere potrebbero infettarsi. Una volta pulito e profumato procedi alla medicazione del moncone.
Come medicare il moncone ombelicale
Il moncone ombelicale è quello che resta del cordone che univa il piccolo alla mamma all’interno del pancione. Alla sua nascita viene reciso dall’ostetrica che ne lascerà solamente un pezzo che dovrà cadere da solo. Di solito la caduta avviene tra i 10 e i 15 giorni dopo la nascita ed è necessario medicalo.
Ogni volta che cambiate il pannolino, questo va disinfettato con del cotone idrofilo e dei prodotti disinfettanti appositi che potreste trovare in farmacia. Bagnate il cotone con il disinfettante e iniziate a pulire il moncone, una volta terminato va ricoperto con della garza sterile e fissarla con la classica retina.
Se trovate anomalie è sempre bene contattare in primo luogo il pediatra.
Il primo bagnetto completo: come lavare un neonato
Ci sono alcune cose che devi considerare e alle quali fare attenzione prima di procedere ad immergere il pupetto nell’acqua per il suo primo bagnetto.
Iniziamo con il dire che il bagnetto non serve sempre per pulire il neonato, visto che essendo piccolo e controllato non si sporca così facilmente, se non nel cambio del pannolino. Fare il bagnetto al neonato è una prassi che se fatta con costanza, alla stessa ora può conciliare il sonno del bimbo e renderlo più rilassato e felice.
Vediamo insieme alcune caratteristiche che non devono mai mancare: come il rispettare la temperatura dell’acqua, cosa ti serve prima di immergerlo, l’orario e così via..
Quando fare il bagnetto a un neonato
Non c’è un orario preciso ma si consiglia di fare il bagnetto al neonato quando la mamma ha del tempo da dedicare al rituale, così si crea un’atmosfera piacevole, di condivisione e rilassata per tutti.
Il momento ideale per lavare il neonato è prima di cena, cioè prima della sua ultima poppata e quindi lontano dai pasti per non interferire con la sua digestione. Soprattutto il bagnetto serale ha un effetto rilassante che concilia la nanna.
Bagnetto neonato: l’acqua alla temperatura ideale
Quando ci si appresta a lavare il neonato, la domanda più frequente è questa: quanto deve essere calda l’acqua? La temperatura dell’acqua per il bagnetto del neonato è attorno i 36°C - 37°C simile a quella corporea, mentre la temperatura dell’ambiente deve essere per lui confortevole.
Per aiutarti a capire la temperatura dell’acqua per il bagnetto del neonato ti basterà immergere il gomito, ma per esserne sicura è consigliabile acquistare un termometro apposito.
Anche la temperatura della stanza dove farai il bagnetto al neonato è molto importante. Come abbiamo detto in che cos’è la termoregolazione in un neonato, il calore corporeo del neonato è di facile dispersione nell’ambiente, quindi assicurati che la stanza dove farà il bagnetto sia della giusta temperatura.
Prepara tutto l’occorrente per il bagnetto del neonato
Prima di iniziare con il bagnetto del neonato, è meglio che prepari tutti i prodotti, le spugne e gli asciugamani prima di iniziare a lavarlo, in modo da non perdere tempo e rischiare così che l’acqua si freddi.
Assicurati di avere tutto quello che ti occorre a portata di mano perché il pupetto non potrà mai essere lasciato solo, nemmeno in una vaschetta adatta alle due misure.
Come fare il bagnetto al neonato
Una volta che avrai sistemato la temperatura sia dell’acqua sia dell’ambiente e che avrai preso tutto l’occorrente, dovrai immergere il pupetto nell’acqua in maniera graduale. Dove? Nelle apposite vaschette o fasciatoi vaschetta, alcuni utilizzano anche la tecnica dell’lavandino. La vaschetta deve essere adatta allo scopo, con un supporto che sorregge e sostiene il piccoletto.
Il piccoletto va immerso nell’acqua in maniera graduale e mai oltre le spalle. Fai passare il braccio sinistro dietro le spalle tenendolo per l’ascella, così avrai la mano destra libera per lavarlo. Quando sarà più grandino, verso i tre mesi, potrai introdurre dei giochini galleggianti per farlo divertire.
Per il lavaggio in vaschetta non occorrono spugne o mussole, basta solo la tua mano così come è sufficiente un solo detergente specifico per neonati per capelli e corpo.
Una volta finito il bagnetto è importantissimo asciugarlo bene e non lasciare la pelle umida. Ci raccomandiamo di tamponarlo e di non strofinare teli, accappatoi o mussole sulla sua pelle che è estremamente delicata, e facendo attenzione alle pieghe cutanee. Per asciugare le orecchie, si può adoperare un fazzoletto, da passare nel padiglione auricolare senza entrare all'interno del condotto auricolare per non provocare lesioni.
Frequenza del bagnetto per il neonato:
Non c'è un tempo di durata, diciamo fin quando il bebè lo gradisce e l'acqua non si freddi; Può essere ripetuto anche una volta al giorno. Se non dovesse gradire, è possibile farlo una volta a settimana lavando solo alcune parti ed evitando l’immersione. Sicuramente in parte è già abituato all’acqua proprio perché ha passato nove mesi nel liquido amniotico, ma non è detto che potrebbe gradire il bagnetto.
In realtà è una questione di abitudine, quello che dovreste riuscire a fare è creare una routine così il bagnetto al neonato diventerà un momento di divertimento.
Come ultimo consiglio: non dimenticate l’amore
Non darlo per scontato, ma essere amorevoli durante il bagnetto del neonato sarà importantissimo; il bebè avrà bisogno di amore e coccole per trasmettergli serenità e tranquillità.
Un buon momento di relax!
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