14 Novembre 2019

Telecamere negli asili nido si o no?

Telecamere negli asili nido sono importanti?

il Senato ha preso in esame il disegno di Legge n. 264, contenente “Norme in materia di videosorveglianza negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia nonché presso le strutture socio-assistenziali per anziani, disabili e minori in situazioni di disagio.

I primi due articoli delineano che le videoregistrazioni sono criptate, in circuito chiuso e che le registrazioni del sistema di videosorveglianza sono visionabili esclusivamente da parte di Polizia, Magistratura e Forze dell’Ordine in generale e solo dietro regolare denuncia di reato.

Le telecamere hanno lo scopo di fare da deterrente ai comportamenti violenti di alcuni educatori/maestri nelle aule di scuola dell'infanzia. Ma non tutti concordano sulla loro installazione.

Questa necessità è iniziata a farsi sentire dal momento in cui erano all'ordine del giorno episodi di violenza o non curanza dei bambini, degli anziani o dei disabili all'interno d strutture che dovrebbero sostituire il rifugio della casa e il confort della famiglia.

Favorevoli o contrari?

La proposta di introdurre dei dispositivi di sorveglianza nelle scuole di prima infanzia fa discutere tra chi, come il MOIGE (Movimento italiano genitori), ribadisce di aver sempre sostenuto l’efficacia deterrente di questa misura cautelare e chi invece, come alcuni esperti nel campo dell’infanzia e della psicologia non la ritengano una buona soluzione al problema stesso.
Secondo i sostenitori le telecamere sono però una misura efficace per ridurre i tempi delle indagini, qualora si riscontrassero abusi o violenze di ogni tipo e grado. I dispositivi sono pertanto importanti per difendere i diritti sia dei più piccoli, ma anche degli stessi educatori in caso di situazioni strane e poco chiare.
Attualmente i più scettici sono i componenti del Coordinamento nazionale dell’infanzia, a differenza dei genitori che addirittura hanno dato vita sui principali canali social ad un gruppo di sostegno (quasi 50mila iscritti) insieme ad un apposito sito internet (sialletelecmere.jimdo.com).

La formazione del personale è importante

E' lecito notare che la maggior parte dei casi di violenza derivino da strutture private, specialmente asili nido. (Scopri come poter accedere al bonus per asili nido)

La richiesta di queste strutture è salita notevolmente negli ultimi anni poichè molti genitori, lavoratori entrambi, hanno bisogno di una struttura che accolga prematuramente il neonato o bambino. Per questo motivo il numero di queste strutture è aumentato notevolmente, ma spesso vengono aperti asili senza basi solide, senza insegnanti qualificati, con mensa scadente e con ambienti poco consoni all accoglienza di queste attività. È importante fare una più rigorosa selezione del personale che opera nell’ambito dell’infanzia. Non solo maestri ed educatori, ma anche custodi, inservienti e tutti coloro che hanno a che fare con il mondo dei più piccoli. Devono essere pertanto adeguatamente formati, aggiornati e sensibilizzati sulla necessità di segnalare eventuali irregolarità o inadempienze da parte di collaboratori o colleghi.

Effetto boomerang?

Quali potrebbero essere le conseguenze di questa decisione?

Prima di tutto c'è da dire che oggi i genitori tendono a difendere troppo spesso i loro figli dal mondo esterno da diventare quasi paranoici esagerati. Ovviamente nè la violenza fisica nè verbale è assolutamente ammessa ma se una maestra riprende il bambino nel modo corretto non deve essere messa sotto torchio per aver svolto il suo lavoro. Spesso la linea tra ragione e torto è davvero sottile e basta davvero una piccola cosa a farla superare ma spesso i genitori sono pronti a condannare anche il piccolo errore solo perchè quella maestra non gli è molto simpatica.

Allora il controllo è giusto ma non deve essere uno strumento accessibile a tutti, ma solo da chi di dovere e utilizzato solo quando c'è un reale bisogno.

Oltretutto questa soluzione potrebbe portare ad un completo disinteresse dei genitori sull'attività dei bambini? Una migliore comununicazione tra insegnante e genitore, tra genitore e figlio, non potrebbe essere una soluzione più efficace?

Di certo tutti questi eventi negativi hanno portato ad una minore fiducia verso le insegnanti da parte dei genitori: collaborazione, sostegno e aiuto reciproco dovrebbero essere le basi del rapporto tra scuola e famiglia, quanto le telecamere possono risolvere questa diffidenza?

Non sarebbe più facile e anche più economico investire sul dialogo e la trasparenza?

Le spese

Per procedere con la messa in atto del decreto viene istituito al Ministero dell'economia e delle finanze un fondo con una dotazione iniziale di 26 milioni di euro per l'anno 2019 e di 25 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2023. L'importo di 13,5 milioni di euro per l'anno 2019 e di 12,5 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2022 è finalizzato all'erogazione a ciascun Comune delle risorse finanziarie occorrenti per l'installazione di sistemi di videosorveglianza. Per la copertura viene utilizzato il fondo speciale di conto nell'ambito del programma 'Fondi di riserva e speciali' della missione 'Fondi da ripartire' del ministero dell'Economia.

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