Gattonare: perché è importante per il neonato?
I neonati attraverso il gattonare scoprono il mondo che li circonda e apprendono fondamentali concetti relativi allo spazio, in quanto aumentano la coordinazione degli arti e la “propriocezione” la quale indica la capacità di percepire la posizione del proprio corpo nello spazio e lo stato di contrazione dei propri muscoli. Attraverso questa attività, infatti, i bambini imparano a relazionarsi con le proprie capacità sensoriali, riconoscono le loro gambine e le loro manine e poco alla volta sviluppano la muscolatura. Invece abusando di accessori come il girello, i bambini potrebbero non sviluppare questa capacità di percezione ed avere dei problemi di equilibrio.
È proprio grazie al corretto gattonare che i bambini impareranno a camminare correttamente e a stare in piedi in equilibrio e nel modo più giusto.
Inizialmente, ogni bambino gattona a modo suo. Pertanto tocca al genitore insegnare al piccolo il modo migliore per farlo. Spesso i neonati si rotolano per terra, gattonano strisciando, oppure solo da un lato o all’indietro, ma il modo più giusto per gattonare è sicuramente quello “tradizionale”, ovvero con mani e ginocchia poggiati a terra che si muovono armonicamente per permettere al neonato di avanzare.
Insomma, gattonare è un gran progresso per il bimbo, sia a livello fisico che neurologico. Gattonando, il bimbo si prepara a sviluppare competenze più complesse, tra cui anche a leggere e scrivere.
Il modo giusto per gattonare
Una volta che il neonato comincia a sedersi senza appoggiarsi è praticamente pronto per gattonare. Quando sta seduto, infatti, provate a mettere le sue manine in avanti, piegateli le ginocchia e fatelo spingere con i piedi all’indietro. Andando a gattoni il bimbo rafforza così le connessioni tra i due emisferi cerebrali e crea “linee” d’informazione fondamentali per la maturazione delle sue diverse funzioni cognitive.
Sviluppa, inoltre, il cosiddetto “pattern crociato”, ossia quella funzione neurologica che rende possibile lo spostamento corporeo organizzato ed in equilibrio del corpo umano. Ciò permette che il braccio destro si muove in sincrono alla gamba sinistra ed il braccio sinistro alla gamba destra.
I tempi
I neonati normalmente iniziano a gattonare intorno all’ottavo mese, ma può accadere anche intorno al quinto/sesto mese, se sono molto precoci. Talvolta, però, una difficoltà nella coordinazione può essere sintomo di un disturbo psicomotorio o di un ritardo nell’apprendimento: se osservandolo quando è in prossimità del compimento del primo anno di vita ci si rende conto che il bambino non solo non gattona, ma non effettua altri movimenti come rotolare, strisciare e non muove gli arti in modo coordinato, potrebbe rendersi necessaria una visita pediatrica per escludere eventuali problemi. Il discorso cambia, invece, nel caso in cui il neonato sia nato prematuro, presupposto che può causare uno slittamento nel tempo di questi progressi e fasi di sviluppo.
Lucia Franco
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