Le usanze della nascita nel mondo per accogliere il neonato
In Italia è il fiocco il simbolo per antonomasia che simboleggia la nascita. Il fiocco nascita fuori la porta di casa è usato per comunicare a tutti la nascita di un bambino, esprimendo contemporaneamente l’immensa gioia dei neo genitori e dei parenti più intimi, come i nonni, in questo giorno speciale. Ovviamente con il tempo e l'avanzare del consumismo da semplici fiocchi si è passati ad interi addobbi con palloncini, fiocchi e finte cicogne. Ma ogni parte dell'Italia ha poi le sue usanze per la nascita, una legge però dovrebbe accomunare tutte le regioni italiane. Tra le tante usanze italiane ricordiamo anche quella della camiciola della fortuna
Non tutti sanno che in Italia esiste anche una legge riguardante la nascita di un bambino: la legge 113 del 29 gennaio 1992 che obbliga i Comuni a piantare un albero per ogni bimbo venuto al mondo, indicandone la precisa ubicazione sul certificato di nascita.
Ma vediamo, adesso, quali sono le tradizioni e gli usi per accogliere i nuovi nati in giro per il mondo.
In Spagna il colore rosso
Il rosso è il colore portafortuna della Spagna: la madrina del neonato o la suocera regala al piccolo una camicina porta fortuna. Spesso questa è di colore rosso.
In Brasile il colore giallo
In Brasile il giallo è il colore che porta fortuna ai nuovi arrivati. Per questo motivo i bambini indossano quasi sempre tutine di questo colore.
In Namibia il colore rosso
Nella tribù degli Himba, in Namibia, i neonati vengono dipinti di colore rosso, simbolo della maturità. Infatti, il neonato che viene colorato di rosso entra ufficialmente a far parte del mondo dei vivi.
Nuova Zelanda
I maori delle Isole Cook, in Nuova Zelanda, dopo il parto hanno l’abitudine di seppellire la placenta nel terreno, piantando sopra un albero di cocco.
A seconda che la palma cresca vigorosa o meno, si stabilisce se il bambino diventerà sano e forte oppure debole e delicato. Quanto al cordone ombelicale, esso viene gettato in mare se il neonato è maschio o nelle acque interne se femmina.
Giappone
I bambini giapponesi entrano a far parte ufficialmente della comunità dieci giorni dopo la loro nascita.
Inoltre, i nipponici festeggiano il primo mese di vita portando il piccolo al tempio tutti assieme, genitori e nonni. E al 100° giorno, l’“okuizome”: il neonato viene fatto sedere a tavola con il resto della famiglia per augurargli un futuro pieno di delizie gastronomiche.
Grecia
In Grecia si usa immergere il piccino tre volte nel battesimale, a simboleggiare i tre giorni trascorsi da Gesù nel sepolcro.
Camerun
Nella tribù degli Nso, in Camerun, la placenta gioca un ruolo importante: viene bruciata all'ingresso della cucina di casa e sepolta nel giardino insieme al cordone ombelicale. Questo rituale protegge la famiglia e il nuovo nato fino a quando decidono di vivere in quella casa.
India
In India esiste un rituale per proteggere i neonati da fantasmi e malattie. Si prepara un fuoco e si incendiano incensi e resine. Si prende poi il bambino e si tiene sopra al fumo.
Afghanistan
In Afghanistan si fascia la fronte del piccolo con una benda per i primi 40 giorni di vita: è un modo per allargare la fronte. Nella cultura islamica la fronte ampia è simbolo di intelligenza.
Marocco
In Marocco si sacrifica un agnello come benedizione per il neonato/a poi si festeggia l’avvenimento con i parenti, una parte della carne va distribuita ai poveri e bisognosi.
Lucia Franco
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