24 Ottobre 2018

Co-sleeping: i pro e i contro di dormire con il proprio bambino.

Dormire con il proprio bambino: un bene o un male?

Cosleeping: cos'è ?

E' il termine utilizzato per definire il dormire insieme. Chi lo ama, chi lo condanna, sicuramente è uno dei temi più dibattuti negli ultimi anni anche se non esiste una fazione giusta o una sbagliata. Ognuno con i propri figli fa quello che vuole decidendo per sè, per la loro famiglia e i loro rapporti.

E' necessario analizzare tutti gli aspetti del cosleeping elencando pro e contro per creare un quadro generale e permettere a tutti di farsi un'idea se ancora non sa se scegliere di condividere il cosleeping o di condannarlo.

Cosleeping sì: emotivamente parlando

Sicuramente, il tuo sonno cambia profondamente con l'arrivo del bambino. Sei più vigile e ti svegli più spesso per controllare se tutto è apposto.

Durante la notte, il tuo bambino ti guarda e tu non puoi fare a meno di perderti nei suoi occhioni. Lo guardi e lo accarezzi fino a quando non riprende la sua nanna in tutta serenità. Secondo alcuni studi scientifici, è dimostrato che il tuo respiro e del tuo piccolo sono regolati dalla presenza l'uno dell'altro. Infatti, l'espirazione e l'inspirazione, lo scendere e il salire dei vostri petti e il diossido di carbonio emesso da uno ed inalato dall'altro, accelerano il respiro successivo.

La notte è anche un momento assolutamente magico, l’incastro perfetto che solo una mamma ed il suo piccolo possono avere e provare. È una vera e propria emozione perché si ha la possibilità di sentire il suo profumo o la sua manina cercare la tua. Inoltre, accarezzare il tuo bimbo mentre dorme lo aiuta nel suo normale sviluppo e rafforza il suo legame che ha con te. È dimostrato che le modalità sensoriali delle mamme e dei loro piccoli si influenzano a vicenda: non sei solo tu a cambiare lo stato del sonno e la condizione fisiologica del bimbo, ma è anche il bambino che regola il tuo stato fisiologico. Perché la felicità che si vive è reale, solo se condivisa.

Cosleeping sì: praticamente parlando

Il bambino si sveglia in continuazione, soprattutto durante i primi mesi e se hai la fortuna di poter allattare al seno potrai farlo comodamente senza doverti alzare dal letto. Questo perchè il tuo bambino, sarà proprio lì affianco a te, sempre al sicuro e sorvegliato e quando ti senti troppo stanca anche per tirarti su non ce ne sarà bisogno. L'allattamento al seno nella posizione sdraiata ti permetterà comunque di non svegliarti del tutto e continuare a sonnecchiare anche fin quando il tuo bambino non si riaddormenterà.

Oltre all'allattamento quante volte ti alzi per controllare se è tutto ok, per rimettegli il ciuccio, per coprirlo perchè si è scoperto con le gambine tirando giù le lenzuola? Abbracciando il pensiero del cospleeping non sarà più necessario alzarsi per fare tutte queste cose.

Scegliendo il coosleping il bambino sicuramente si sveglierà molte meno volte rispetto ad un sonno autonomo: questo perchè il calore del tuo corpo, il tuo profumo e il rumore del battito del tuo cuore lo rassicureranno e gli permetteranno di fare sonni più tranquilli.

Alcuni esperti hanno inoltre asserito che un cosleeping prolungato porti il bambino ad essere un bambino sereno, posato e sicuro di se stesso.

Cosleeping no: emotivamente parlando

Spesso si ha necessità di preservare i propri spazi, di mantenere alcuni momenti in cui non si è solo mamma ma anche donna e soprattutto individuo. Spesso quando si diventa mamme ci si riduce solo a quello, dimenticando di aver bisogno di spazi e tempi unici per noi stesse. Chi dice no al cosleeping sta solo difendendo una parte di se stessa. Perchè diventare mamma non vuol dire eliminare tutto quello che c'è stato prima. Inoltre il letto è anche il luogo in cui si incontra la coppia, che può essere preservato e difeso anche dai propri figli.

Cosleeping no: praticamente parlando

Infatti un'altro aspetto fondamentale è quello della sessualità. Con il cosleeping il letto diventa il posto in cui si dorme e basta. Tante coppie potrebbero risentirne; per questo motivo se si sceglie il cosleeping bisogna essere entrambi d'accordo e soprattutto bisogna trovare altri luoghi e momenti dove poter trovare un'intimità con il partner altrimenti questa scelta potrebbe causare problemi seri all'interno della coppia.

Tante persone sostengono anche di aver paura di schiacciare o urtare il bambino durante la notte attraverso i movimenti involontari del sonno; proprio per questo decidono di non condividere il cosleeping.

Infine alcuni esperti sostengono che prolungare troppo il cosleeping sfocerà in un carattere del bambino insicuro e dipendente dalla mamma e dal papà.

Allora cosa bisogna fare?

La risposta ai tuoi dubbi non devi trovarla negli altri, ma in te stessa. Fai quello che ritieni si avvicini più al tuo modo di essere, quello che ti fa sentire più a tuo agio e quello che è più giusto per tutta la famiglia, escludendo dalla tua decisione i giudizi esterni e le critiche.

Ogni corrente di pensiero ha i propri portavoce e delle teorie che cozzano con quelli che dicono l'esatto opposto, oltrettutto c'è da tenere in considerazione che qualsiasi cosa deciderai, in fase adolescenziale sarai comunque la colpevole numero uno di ogni loro problematica (e te lo urleranno contro) quindi inzia ad abituartici.

Ci sono bambini che dormono tutta la notte nel loro lettino senza mai svegliarsi, bambini che durante la notte fuggono dal lettino per andare nel lettone dei genitori, quelli che a 12 anni ti chiederanno di dormire ancora con te e quelli che a 3 anni decideranno che il loro lettino è più comodo, questione di carattere, di fortuna o delle decisioni prese. O semplicemente di queste tre cose insieme.

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