Aereo e neonato: le 6 regole d'oro
Andare in vacanza con un neonato si può fare, bisogna solo avere qualche accortezza se si decide di prendere l'aereo.
Volare con un neonato non è una tragedia.
Certo, ogni bambino ha i suoi limiti, i suoi punti deboli e le sue abitudini, ma credo sia più o meno fattibile per tutti. L’unica accortezza è dargli qualcosa da succhiare al momento di decollo e atterraggio.
Le prime settimane
Anche i neonati possono andare in aereo, sin dalle prime settimane di vita. La pressurizzazione comporta una diminuzione della pressione atmosferica all’interno della cabina fino a regolarsi a quella che ci sarebbe ad una quota di circa 2000 metri. Ma si tratta di una variazione alla quale l’organismo di un neonato sano può adattarsi senza difficoltà e senza rischi.
- Culla in aereo (baby cot)
Generalmente i neonati stanno in braccio alla mamma per tutta la durata del volo: in fase di decollo ed atterraggio è la mamma che allaccia le cinture, tenendo il bambino tra le braccia. Se il viaggio è piuttosto lungo, basta chiedere alle compagnie aeree quali sono le possibili soluzioni offerte.
Ad esempio, con alcune compagnie si può fare richiesta della culla (baby cot, una culletta per neonati fino a 6 mesi) quando si prenotano i biglietti, anche perché c’è un numero massimo di culle a bordo e se ci sono troppi neonati, alcuni rimangono fuori. Inoltre, c’è un peso massimo del bimbo per cui si può richiedere la culla. Mentre fino ai 2 anni c’è l’infant seat, un seggiolino da fissare al sedile.
Alcune compagnie aeree consentono di portare il proprio seggiolino per auto, se rispetta certi requisiti. Ricordatevi in ogni caso che, se il piccolo occupa un posto a sedere, è necessario acquistare comunque un biglietto a parte. - Decollo e atterraggio? Date il ciuccio al neonato
Il maggior timore delle mamme è che al momento del decollo e dell’atterraggio il neonato possa aver dolore alle orecchie, legato alla repentina variazione di quota. Quando la quota cambia in breve tempo, per reazione le trombe di Eustachio (i condotti che collegano la faringe con l’orecchio medio) automaticamente si chiudono, in modo da mantenere costante la pressione all’interno dell’orecchio. Per farle riaprire, ad un adulto è sufficiente deglutire o sbadigliare. Per un neonato che non sa mettere in atto questi meccanismi in modo spontaneo, è sufficiente indurlo a deglutire: basta quindi dargli qualcosa da succhiare, che può essere un ciuccio o un pò d’acqua nel biberon; se è allattato al seno, lo si può attaccare per qualche minuto. Sono accortezze da mettere in atto solo durante il decollo e l’atterraggio, perché, una volta raggiunta la quota, l’orecchio si adatta da sé e non è necessaria più alcuna precauzione. - Evitate le ansie da viaggio
Quando viaggiate state tranquilli, i neonati sentono le vostre emozioni. Infatti, se siete agitati probabilmente lo saranno anche loro. Che sia auto, treno o aereo la regola vincente è sempre la stessa, nessuno vi costringe a viaggiare, se lo fate è perché vi piace, quindi trasmettete questo piacere della scoperta anche a loro. - Non stravolgete le sue abitudini
Se siete abituati a muovervi con il passeggino, portatelo fino sotto la scaletta, se siete abituati a muovervi con la fascia fatelo anche in aeroporto. - Portatevi sempre un cambio e dei pannolini
Ascigamano, un cambio e dei pannolini. Il piccolo viaggiatore si sà non ha orari e potrebbe farla in qualsiasi momento. Un neonato con il pannolino sporco può innervosirsi, meglio cambiarlo. In tutti gli aeroporti troverete il bagno fasciatoio, in aereo potete abbassare la tavoletta del gabinetto, appoggiare il telo igienico e cambiarlo posandolo sopra. - Posto in più si o no?I bambini fino a due anni (l’età esatta varia a seconda di ciascuna compagnia aerea) non hanno il posto assicurato nel volo. Questo significa che dovete tenervi in braccio un neonato per 6/7 fino a 9 ore di volo o più. Sicuramente non è facile. Ricordatevi però che se decidete di prendere un posto in più, il costo, anche se per piccoli, non è minore rispetto al costo di un posto per adulti.
Lucia Franco
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