I vari posizionamenti dopo la nascita del neonato
Alla nascita è fondamentale il ruolo dei genitori nel cambiare regolarmente e quotidianamente le sue posizioni. Il bambino, difatti, è sottoposto a una forza di gravità maggiore rispetto a quella precedente nell’utero materno dove il nascituro, immerso nel liquido amniotico, si muoveva senza difficoltà.
Alla nascita non è capace di spostarsi da solo; se appoggiato su di un piano, si adagia completamente a esso con il corpo e il capo. Le gambe e le braccia sono anch’esse appoggiate e aperte. In alcuni momenti della giornata un cuscino avvolgente può accogliere e contenere il bebè e renderlo più stabile nei suoi piccoli movimenti del capo, delle braccia e delle gambe.
Per prevenire la morte in culla (nota anche come SIDS) il piccolo fino all’età di sei mesi deve dormire supino, ma è importante cambiare posizione da supino a sul fianco e prono con la supervisione di qualcuno.
Questa alternanza eviterà eccessive pressioni sulla regione occipitale e stimolerà la muscolatura del collo e della schiena, indispensabile per il raggiungimento della posizione seduta e delle successive tappe motorie. Non dimentichiamoci che il piccolino non deve essere sollevato dalle ascelle ma al di sotto, contenendo il tronco. Non è necessario l’uso del cuscino nella carrozzina e nel lettino. All’inizio mamma e papà potranno aiutare il neonato a mantenere il capo sollevato appoggiando con la pancia sul loro torace. È fondamentale mantenere sempre un contatto visivo. Quando il neonato è in braccio è utile variare le posizioni in modo da non stancare il piccolo.
L.F.
Posizioni neonato: ogni situazione ne richiede una diversa.
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