27 Agosto 2020

Il diabete bambini? Purtroppo è possibile. Ecco i sontomi e le cure.

Il diabete nei bambini? Ecco cosa fare

Cos'è il diabete nei bambini?

Il diabete è una patologia che purtroppo può colpire anche i più piccoli. Questa patologia è data dall'aumento di zucchero, il glucosio, nel sangue (iperglicemia). Questa presenza di zucchero è causata dall'assenza o dalla carenza dell'insulita, un ormone prodotto dal pancreas che svolge un ruolo fondamentale nel mantenere normale il livello di glicemia, la concentrazione di zucchero nel sangue.

Il diabete si distingue in tipo I e tipo II ma è il tipo I che colpisce maggiormente i bambini, ovvero quando il corpo è del tutto sprovvisto di insulina, l'ormone che smalisce lo zucchero.
Quasi sempre è possibile diagnosticarla per tempo se ci si accorge di alcuni sintomi che possono suonare come campanelli d’allarme.

I sintomi

I sintomi sono tanti e spesso la maggior parte sono riconducibili esclusivamente al diabete, per questo motivo è molto semplice diagnosticarlo o comunque accendere dei campanelli di allarme, specialmente per i medici di base, quando gli si racconta la sintomatologia del bambino, purtroppo però quando iniziano i sintomi il corpo è già in stato grave ed è necessario agire tempestivamente affinché non si creino danni irrimediabili.

I sintomi del diabete nei bambini sono:

  • un forte aumento dell’appetito (polifagia) Il bambino mangia spesso e in grandi quantità ma non aumenta di peso, anzi dimagrisce.
  • aumento della frequenza della minzione (poliuria) e in particolare la necessità di urinare di notte (nicturia) Il bambino va a fare pipì molto frequentemente, svegliandosi anche di notte e spesso non riesce a trattenerla e bagna il letto.
  • sete eccessiva (polidipsia) Il bambino per smaltire la quantità eccessiva di zucchero nel corpo sente il bisogno incessante di bere acqua con conseguente poliuria
  • acidosi: compaiono corpi chetonici (acetone) nelle urine
  • stati di malessere come nausee, vomito, mancanza d’appetito e sonnolenza.

In alcuni casi può essere sufficiente per arrivare alla diagnosi un test rapido delle urine in cui si rilevi la presenza di zucchero. Analogamente i bambini valutati per le stesse ragioni, dovrebbero essere sottoposti a una glicemia capillare, oltre alla rilevazione dei consueti parametri, come pressione, saturazione, frequenza cardiaca.

Attenzione però!

Non ha senso invece eseguire esami a tappeto a scopo preventivo e in assenza di indicazioni specifiche.

Valori di riferimento

Per la diagnosi è necessario che i valori rientrino in determinati valori di riferimento che sono gli stessi sia per gli adulti che per i bambini.In soggetti sani, con vita regolare e che seguono un’alimentazione corretta, i valori della glicemia si mantengono tra i 60 e i 130 mg/dl.Valori di glicemia uguali o superiori a 126 mg/dl sono, secondo l’American Diabetes Association, da considerarsi probabili sintomi.

Dopo la diagnosi del diabete il bambino dovrà essere seguito da un equipe di dietologo, endocrinologo-diabetologo ed eventualmente da uno psicologo.

Verrà messo a punto lo schema di trattamento insulinico più idoneo per il bambino decidendo se verrà collegato al pancreas artificiale e sottoposto a un trattamento intensificato mediante microinfusori che rilasciano l’insulina nelle 24 ore con modalità simili a quelle fisiologiche o se fare autonomamente delle piccole microinfusioni.
Dopo questa fase, il pediatra aiuterà il bambino e i suoi genitori ad apprendere ed eseguire le operazioni giornaliere, mentre un dietologo fornirà lui le basi per un’alimentazione corretta.
E' fondamentale per il bambino e la famiglia avere tutta la giusta informazione e il giusto supporto. Esistono associazioni come l’Associazione per l’Aiuto al Giovane Diabetico (AGD) della propria città per insegnargli a gestire la patologia senza dover rinunciare alla vita sociale. Infatti i problemi psicosociali sono molto comuni tra i bambini con diabete e nelle loro famiglie. Fino a una metà dei bambini colpiti dal diabete tipo I sviluppa depressione, ansia o altri disturbi psicologici e una delle altre conseguenze sono i disturbi alimentari; un problema grave e diffuso negli adolescenti, che a volte saltano anche le dosi di insulina nello sforzo di controllare il peso o essendo abituati a controllare continuamente l'alimentazione cedono a grandi abbuffate anche a costo di andare in iperglicemia.

Statistiche

Il diabete è la patologia più comune in pediatria. Si calcola, infatti, che ci sono 16mila bambini colpiti in Italia e che 1500 ogni anno presentano i primi sintomi della malattia. Di loro il 40% poi incorre nella chetoacidosi diabetica, vale a dire una complicazione importante che richiede cure specifiche in ospedale per evitare il rischio di gravi effetti a livello neurologico o addirittura esiti fatali.

Cambiare lo stile di vita

Ovviamente la terapia farmacologica non è l'unica cosa da fare, bisognerà seguire uno stile di vita sano che aiuterà ad avere un tenore più alto senza provocare picchi iperglemici o ipoglicemici. Vediamo cosa bisogna fare:

  • Mangiare regolarmente e in quantità consistenti
  • Limitare l'assunzione di carboidrati raffinati e di grassi saturi
  • Aumentare l' attività fisica

Il rapporto insulina:carboidrati è individualizzato, ma varia con l'età, il livello di attività, lo stato puberale e la durata dalla diagnosi iniziale.

Una buona regola empirica per l'età è:

Da 0 ai 5 anni: 1 unità di insulina per 30 g di carboidrati

6 a 12 anni: 1 unità di insulina per 15 g di carboidrati

Adolescenza: 1 unità di insulina per 8-10 g di carboidrati

Semplici passi per migliorare la dieta e gestire l'apporto calorico includono:

  1. Eliminazione di bevande contenenti zucchero e alimenti a base di zuccheri
  2. Scoraggiare il salto di pasti
  3. Evitare di spizzicare cibo tutto il giorno
  4. Controllare la dimensione della porzione
  5. Limitare i cibi ad alto contenuto di grassi e ipercalorici in casa
  6. Aumentare l'assunzione di fibre mangiando più frutta e verdura.

Purtroppo è una malattia molto periocolosa e che ti stravolge incredibilmente la vita, per questo motivo l'accettazione della stessa è alquanto complicata.

Leggi "Le curiosità sui neonati"

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