06 Novembre 2018

Fontanella neonato: sono due, sono importanti ma anche pericolose.

La fontanella del neonato non è il suo tallone d'Achille

La fontanella è uno degli argomenti che maggiormente preoccupano i neogenitori. Soprattutto se si tratta del primo figlio è importante non farsi spaventare dall'estrema delicatezza del neonato e da tutte le attenzioni che dovremmo mettere in atto per salvaguardare la salute del bambino e proprio per questo motivo i primi giorni al neonato viene messo un cappellino che va a proteggere proprio la testolina.

Cos'è la fontanella?

Prima di tutto è errato parlare di una fontanella. Alla nascita il neonato ha 6 fontanelle, 2 più importanti e vengono chiamate così proprio perche se adagiamo una mano sopra una di esse, sentiremo pulsare proprio come una fontanella. Le due fontanelle principali si trovano una nella parte anteriore e una nella parte posteriore: la fontanella anteriore, chiamata bregmatica, è quella più riconosciuta perchè la più grande ed è a forma di rombo. La fontanella posteriore invece è più piccola ed ha una forma triangolare.

Le fontanelle sono costituite di tessuto molle e fibroso, ma molto resistente, e si trovano tra le varie ossa del cranio. Se la scatola cranica infatti fosse stata composta da un unica superficie, la testa nel neonato non sarebbe mai riuscita a resistere alla pressione data al canale del parto e soprattutto l'accrescimento del cervello non sarebbe stato possibile.

Infatti la presenza di queste fontanelle permette alla scatola cranica di essere modellabile e quindi di resistere al passaggio nel canale del parto e permettono il rapido accrescimento del cranio.

Nello specifico si tratta di spazi compresi tra le ossa della scatola cranica che non sono saldate e che hanno la funzione di non ostacolare la crescita del cervello.

In poche parole le fontanelle giocano un ruolo fondamentale nella crescita del nostro bambino, in quanto conferiscono elasticità alla scatola cranica sia al momento della nascita che durante il primo anno di vita.

Lo stato della fontanella

Lo stato della fontanella posta sulla sommità della testolina può indicare lo stato di salute del nostro cucciolo.

Fontanella infossata

Se la fontanella è infossata, ovvero al tatto è molto più sotto della superficie delle ossa craniche indica che il bambino è disidratato. La disidratazione nel neonato può essere pericolosa e va subito posto rimedio, ma per farlo è necessario capire le cause che possono essere:

  • Causa virale: Il neonato ha contratto un virus che scaturisce vomito o diarrea
  • Causa denutrizione: il neonato non è ben alimentato
  • Causa ambientale: l'ambiente è troppo caldo

Fontanella bombata

Se invece la fontanella ha una forma “bombata” può invece essere il segno di un problema anche potenzialmente grave.

Solitamente se il neonato è disteso la fontanella tende a sollevarsi ma se il neonato è posto in posizione verticale e si lamenta, piange o presenta febbre occorre immediatamente allarmarsi. Questo stato infatti potrebbe significare che all’interno del cranio si stia accumulando un eccesso di liquido oppure stia crescendo una massa che occupa spazio e quindi fa sollevare la fontanella.

Se il piccolo ha la febbre, potrebbe essere segno di una meningite o, ancora, essere associata a una rara patologia del cranio. In ogni caso è conveniente interpellare il pediatra di fiducia per informarlo dell’eventuale anomalia.

Fontanella pulsante

Molto spesso le fontanelle pulsano ovvero posizionando le dita sulla zona interessata potremmo sentire pulsare. E' del tutto normale e non deve assolutamente preoccupare i genitori. Bisogna preoccuparsi solo nel momento in cui la fontanella pulsa vistosamente e senza mai fermarsi, il neonato presenta febbre e malessere o sembra poco reattivo. In questo caso è bene andare al pronto soccorso.

Quando si chiude la fontanella?

Le fontanelle impiegano all'incirca 24 mesi per chiudersi completamente. Il processo di chiusura, infatti, inizia all'incirca dalla sesta settimana ma ci vorrà fino al compimento dei due anni affinchè si chiudano del tutto. Ovviamente le tempistiche sono anche molto soggettive quindi è possibile che la fontanella si chiudi prima o tardivamente senza causare nessun problema fisico, ma questo sarà la pediatra a stabilirlo, perchè con una chiusura precoce si potrebbe andare incontro a delle problematiche.

La fontanella si è chiusa troppo presto

La chiusura troppo precoce delle fontanelle, potrebbe potenzialmente portare ad una prematura saldatura delle ossa del cranio e quindi sfociare in conseguenze serie dovute alla mancanza di spazio sufficiente alla crescita del cervello in una “scatola” che diventa troppo piccola per contenerlo: questa patologia si chiama patologia craniostenosi e spesso è necessario intervenire con l'intervento chirurgico.

La fontanella si è chiusa troppo tardi

La chiusura tardiva delle fontanelle spesso è un campanello di allarme che segnala la carenza della vitamina D ( la vitamina fondamentale per il corretto sviluppo delle ossa), ma in qualche caso potrebbe anche segnalare delle patologie molto gravi come:

  1. Idrocefalia
  2. Rachitismo
  3. Disostosi cleido-cranica

Una botta sulla fontanella

Come abbiamo detto anche prima, nonostante la fontanella sia un "varco" verso il cervello, questi solchi sono coperti da una membrana molle ma molto resistente.

Anni fa si diceva che le fontanelle non dovevano essere nemmeno toccate, ovviamente sono credenze di un tempo senza nessuna base scientifica; è ovvio che se non se ne ha motivo è il caso di non esercitarci pressione, ma non succede nulla al neonato se gli vengono toccate le fontanelle anzi è provato scientificamente che la presenza di queste fontanelle sono spesso una difesa sicura per la testa e non un punto di debolezza.

Se accidentalmente il neonato prende una botta in testa o cade sbattendola, è il caso di monitorare il neonato e tenerlo sotto osservazione. Dovrà essere il genitore a valutare in base alla gravità della situazione e stabilire cosa è meglio fare.

Se si decide di monitorarlo a casa è necessario osservare la reattività deglo occhi che devono essere in grado di seguire le direzioni di luci e oggetti in movimento, che il bambino riesca ad interagire normalmente e assolutamente non deve addormentarsi per le successive tre ore.

Un taglio con perdita di sangue è più sicuro di un ematoma interno dove potrebbe celarsi un trauma cranico, l'importante è non andare nel panico, monitorare e nel caso rivolgersi al pediatra o al pronto soccorso.

Nel caso in cui il neonato presenti cefaloematoma, asimmetria del volto, del cranio e posturale è bene prendere appuntamento per una visita osteopatica.

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